Aggiornamento – Il 19 luglio a Patrick Zaki è stata concessa la grazia presidenziale. Il 20 luglio è uscito dal carcere. Il 23 luglio è atterrato in Italia.
Aggiornamento – Il 18 luglio 2023 il tribunale di Mansoura ha condannato Patrick Zaki a tre anni di detenzione con false accuse in relazione al suo esercizio pacifico del diritto di espressione. Il verdetto è definitivo e non è soggetto ad appello. Per Amnesty International Patrick Zaki è un prigioniero di coscienza detenuto esclusivamente per il suo lavoro in favore dei diritti umani e per le opinioni politiche espresse sui social media e deve essere rilasciato immediatamente.
Patrick George Zaki, attivista e ricercatore egiziano, si trova dal 7 febbraio 2020 in detenzione preventiva fino a data da destinarsi. È un prigioniero di coscienza detenuto esclusivamente per il suo lavoro in favore dei diritti umani e per le opinioni politiche espresse sui social media.
Il 7 febbraio 2020 Patrick Zaki, studente egiziano del Gemma (Master Erasmus Mundus che si occupa di “Women’s and Gender Studies”) dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, viene fermato all’Aeroporto del Cairo, appena atterrato con un volo proveniente dall’Italia.
Nel suo paese avrebbe dovuto trascorrere solo una vacanza in compagnia dei suoi cari in una breve pausa accademica. E invece è iniziato l’incubo.
Dopo diverse ore di sparizione forzata, ricompare il giorno dopo, 8 febbraio, di fronte alla procura della città di Mansura per la convalida dell’arresto. Il mandato di cattura contiene le accuse di minaccia alla sicurezza nazionale, incitamento a manifestazione illegale, sovversione, diffusione di notizie false e propaganda per il terrorismo.
Dopo estenuanti rinvii, le prime due udienze del processo si tengono però solo a luglio. Nella seconda, quella di domenica 26, il giovane studente – visibilmente dimagrito – incontra i suoi avvocati per la prima volta dal 7 marzo. Il 25 agosto 2020, sempre per la prima volta da marzo, vede sua madre, per un breve colloquio. Il 7 dicembre il giudice della terza sezione del tribunale antiterrorismo del tribunale del Cairo annuncia il rinnovo per 45 giorni della custodia cautelare. Il 19 dicembre Patrick incontra nuovamente la madre nel carcere di Tora. «Sono fisicamente e mentalmente esausto, non ne posso più di stare qui e mi deprimo a ogni tappa dell’anno accademico mentre sono qui invece che con i miei amici a Bologna», le racconta. In questi mesi la famiglia ha ricevuto solo due brevi lettere a fronte delle almeno 20 che il ragazzo aveva scritto e inviato.
Patrick Zaki rischia fino a 25 anni di carcere per dieci post di un account Facebook, che la sua difesa considera falsi, sulla base dei quali la magistratura egiziana basa le sue accuse.
A causa della diffusione del Covid-19 anche in Egitto per Patrick, così come per altre decine di migliaia di detenuti egiziani, le preoccupazioni legate all’emergenza sanitaria sono fortissime.
Quella del 7 dicembre potrebbe essere l’udienza decisiva per Patrick Zaki, giacché altri processi come il suo sono arrivati o stanno volgendo alla fine. La speranza è che un giudice riconosca, dopo quasi due anni, l’infondatezza dell’accusa di diffusione di notizie false. Il timore è che la magistratura egiziana non rinneghi sé stessa ed emetta una condanna: se ciò accadesse, sarebbe uno sviluppo terribile, anche perché nei confronti delle sentenze dei tribunali d’emergenza non è previsto appello. Dunque, sperando il meglio ma temendo il peggio, Amnesty International Italia scenderà in tante piazze del nostro paese in attesa dell’esito dell’udienza. Trova la piazza più vicina a te e unisciti a noi!
Anche le scuole italiane si stanno attivando per chiedere, ancora una volta, libertà per Patrick Zaki. Nella mappa trovate tutte le scuole che hanno partecipato alla fotoaction.
La mappa è in costante aggiornamento.
Il volto sorridente di Patrick Zaki è ormai noto in tutta Italia, la sua storia è entrata nel cuore dell’intera società civile. Abbiamo lanciato la campagna “FreePatrickZaki” dopo la decisione da parte delle autorità egiziane di lasciare Patrick in detenzione preventiva, una decisione che non trova alcun fondamento giuridico: non vi è pericolo di fuga, né di reiterazione dei “reati” né di inquinamento delle “prove”.
Abbiamo lanciato una mobilitazione nazionale con i suoi compagni di studi, con i suoi amici di sempre ed oggi Patrick è diventato uno di noi. Ed è per questo che non possiamo permettere che il suo inspiegabile arresto finisca per essere dimenticato, per essere catalogato tra le tante “inchieste in corso” o ancora peggio che possa essere trasformato in una condanna a 25 anni di detenzione.
“FreePatrickZaki” è diventata la richiesta di tanti enti locali, comuni, università e altri luoghi di cultura del nostro paese che hanno esposto lo striscione, la sagoma o comunque un simbolo che chieda a tutti l’impegno per avere libertà per Patrick Zaki.
Anche se il nostro lavoro è tutt’altro che finito, la sorella di Patrick, Marise, ha voluto pubblicamente ringraziare Amnesty International e tutti i sostenitori che in questo periodo si adoperano per non far spegnere il riflettori su Zaki.
“Siamo riconoscenti per tutto il lavoro che Amnesty International e le varie Ong stanno facendo per Patrick e crediamo che debbano spingere le autorità governative ad agire per rilasciarlo”*.
Le associazioni che hanno aderito alla nostra campagna sono: A Buon Diritto, Antigone, Arci Nazionale, CGIL Nazionale, FNSI, USIGRAI, CILD2014, Articolo 21, APIQA CGIL Comitato Direttivo Nazionale, Festival dei Diritti, Arci Trentino AA, Rete degli Studenti Medi Trento, Sanbaradio, CGIL Trentino AA, Presidio Universitario Libera “Celestino Fava” – Trento, “Deina Trentino Alto Adige”, Anpi Trentino AA, Forumpace Trentino, Monticello che Vorrei, Monticello VI.
Le università che hanno aderito alla nostra campagna sono: Università di Trento, Alma Mater di Bologna, Università di Modena e Reggio Emilia, Università di Parma, Università di Teramo, Università di Messina, Università di Pisa, Università di Sassari, Scienze Politiche, Università di Cagliari, Università di San Marino, Università di Forlì, Università La Sapienza, Università degli Studi di Milano-Bicocca, Università degli Studi di Catania, Università politecnica delle Marche, Biblioteca Centro per la Pace di Forli, Biblioteca Studi Umanistici Dante Alighieri, Biblioteca di Scienze Politiche Università di Cagliari, Biblioteca civica Anna Frank Borgo San Dalmazzo, Biblioteca Marco Costa Università Sapienza – Polo Pontino.
I comuni e le regioni che hanno aderito alla nostra campagna sono: Abbadia San Salvatore, Albinea, Alcamo, Arco, Avellino, Avigliano, Bari, Benevento, Bernalda, Besenello, Bologna, Bomporto, Brescia, Bussoleno, Calci, Caldonazzo, Camogli, Campi Bisenzio, Campobasso, Capraia e Limite, Carpineti, Casalgrande, Caserta, Castel Maggiore, Castel San Giorgio, Cavallermaggiore, Ceregnano, Cervia, Chiari, Chieti, Ciampino, Collegno, Cologne, Crotone, Desenzano del Garda, Dolo, Enna, Fabbrico, Fano, Fermo, Ferrandina, Ferrara, Filiano, Firenze, Fragneto L’Abate, Galatone, Gardone Val Trompia, Imola, Isola Capo Rizzuto, Ittiri, La Spezia, L’Aquila, Lecce, Lerici, Locate Triulzi, Mantova, Margarita, Marzabotto, Matera, Milano, Molfetta, Moncalvo, Montella, Morbegno, Napoli, Novara, Ome, Padova, Palermo, Passirano, Pero, Perosa Argentina, Pertosa, Perugia, Pieve Di Cento, Pinerolo, Pomarolo, Pomigliano d’Arco, Portici, Porto Mantovano, Portogruaro, Poviglio, Prato, Quarrata, Quattro Castella, Reggio Emilia, Roma, Rosignano, Rovereto, Rovito, Rubiera, San Donato Milanese, San Lazzaro di Savena, San Pietro in Casale, San Severino Marche, San Sperate, Santo Stefano Magra, Sesto Fiorentino, Sinnai, Taranto, Taviano, Teramo, Tollo, Torino, Torre Santa Susanna, Trapani, Trinità, Urbisaglia, Valsamoggia, Vezzano Ligure, Vimercate, Vitulano, Zola Pedrosa, Zollino. Le regioni sono: Emilia Romagna, Liguria e Toscana.
* Dichiarazione rilasciata all’Ansa il 5 febbraio 2021.
La vicenda di Patrick Zaki ha toccato profondamente anche le scuole. In vista dell’udienza del 7 dicembre 2021, studenti e studentesse di tutta Italia hanno realizzato una fotoaction ricordando i 22 mesi di detenzione di Patrick Zaki e chiedendo ancora la sua liberazione.
Un grazie speciale a tutte le studentesse gli studenti, i dirigenti scolastici e gli insegnanti di:
Istituto Sommartino – Sommartino (CL); Liceo Scientifico Galileo Ferraris – Torino; Istituto Don Milani – Ponte Buggianese (PT); Liceo Scientifico Righi – Roma; Scuola media Borsi – Livorno; Liceo Copernico Luxembourg – Torino; Liceo Caravaggio – Roma; IIS Abramo Lincoln – Enna; IIS Paolo Dagomari – Prato; Liceo Artistico – Verona; Liceo Montessori – Roma; IIS Falcone Palazzolo sull’Oglio – (BS); IC Mattej Matelica – Matelica (MC); IC Aldeno Mattarello – Trento; Liceo scientifico Duca degli Abruzzi – Gorizia; Scuola secondaria di primo grado don Bosco – Ginosa (TA); Scuola secondaria di primo grado – Grumello Cremonese (CR); Scuola secondaria di primo grado IC Piaggia – Capannori (LU); Scuola secondaria di primo grado Bascapè – Saronno (VA); IC Taliercio – Marina di Carrara; Scuola U. Marmori – Cernobbio (CO); Liceo Classico D’Annunzio – Pescara; ITI Galileo Ferraris di Scampia – Napoli; IISS Ferraris – Molfetta (BA); III F della Scuola media Cecco Angiolieri – Roma; Istituto Alberghiero Celletti – Formia; IC Palena – Torricella Peligna (CH), Scuola Secondaria di Primo grado di Roccascalegna – Roccascalegna (CH); Liceo Dini – Pisa; Scuola Secondaria di primo grado Raimondi – Rescalda (MI); Istituto IIS G.B. Vaccarini – Catania; Liceo Carlo Montanari – Verona; Scuola secondaria di primo grado “A. Anile” – Pizzo (Vibo Valentia); Is Sinopoli Ferrini – Roma; Istituto Magistrale “Leonardo Da Vinci” – Alba; VD del Liceo Classico Mariano Buratti – Viterbo; Liceo scientifico Leonardo da Vinci – Firenze; Scuola media “D. Bramante” – Roma; 3G Grafica Istituto Geometri “TALLINI” – Formia; Secondaria di I grado Margherita Hack dell’IC – Rastignano (BO); Liceo Maccari – Frosinone; IC Manziana – Manziana (Roma); Scuola media di Cernusco Lombardone – Cernusco Lombardone (LC); “2° Massaia” di San Giorgio a Cremano – San Giorgio a Cremano (NA); Scuola Secondaria I grado “Don Bosco” – Ordona (FG); Liceo Classico Scipione Maffei – Verona; Liceo Fabrizio De Andrè – Brescia; Liceo Slapater – Gorizia; Liceo Orazio – Roma; IC Pitagora – Bernalda (MT); Istituto Tecnico Statale Marco Polo – Palermo; I.C. Di Giacomo-De Nicola – Agerola (NA).
Guarda le foto dell’azione di solidarietà realizzata nelle scuole:
Se non visualizzi correttamente l’album clicca qui
È passato oltre un anno dall’arresto di Patrick Zaki il giovane attivista “colpevole” solamente di aver difeso i diritti umani. Da quel momento lo studente dell’ Università di Bologna si trova rinchiuso nel carcere di Tora, uno dei più duri al mondo, senza processo.
Per mostrare la nostra vicinanza a Patrick, abbiamo deciso di compiere un’azione simbolica: insieme gli attivisti dei gruppi giovani porteremo la sua sagoma nelle principali piazze italiane, una al giorno, fino a fargli fare il giro di tutta l’Italia, il paese che lo ha accolto e che lui ama tanto.
Non ci arrendiamo. Caro Patrick, l’Italia ti aspetta! Non vediamo l’ora di riabbracciarti!
Qui la mappa con tutte le mobilitazioni organizzate sul territorio nazionale:
La mappa è in costante aggiornamento.
A sostegno della campagna “FreePatrickZaki” è stata lanciata una edizione speciale del concorso internazionale di comunicazione sociale “Poster For Tomorrow“, ideata da Amnesty International Italia, dal festival salentino Conversazioni sul futuro dell’associazione Diffondiamo idee di valore, in collaborazione con il Festival dei Diritti Umani di Milano e l’Associazione Articolo 21, con il patrocinio dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna.
L’obiettivo del contest è quello di unirsi, con il linguaggio dell’arte e della creatività, alle donne e agli uomini che nel mondo chiedono a gran voce l’immediata liberazione dello studente in carcere da circa un anno nel suo paese come prigioniero di coscienza, detenuto esclusivamente per il suo lavoro in favore dei diritti umani e per le opinioni politiche espresse sui social media.
I dieci migliori poster, selezionati in due fasi successive da una giuria internazionale, sono stati presentati sabato 6 febbraio durante un incontro in streaming sulla pagina facebook.com/freezakicontest e sono stati poi affissi a partire da lunedì 8 febbraio – anniversario della convalida dell’arresto – a Bologna (che ha conferito la cittadinanza onoraria allo studente) e nelle altre città e nei luoghi pubblici e privati che aderiscono all’iniziativa.
L’iniziativa ha ottenuto l’adesione delle amministrazioni comunali di Bologna (che ha da poco conferito a Patrick Zaki la cittadinanza onoraria), Bari, Brindisi, Lecce, Napoli, Palermo, Taranto e Torino, della Scuola Normale Superiore di Pisa e delle Università di Catania e del Salento, di ADI – Associazione Dottorandi e Dottori di Ricerca in Italia, USIGRAI – Unione Sindacale Giornalisti Rai, FNSI – Federazione della stampa nazionale italiana, LegaCoop Puglia, di altri partner pubblici e privati che si stanno aggiungendo, della maratona musicale Voci x Zaki – Voci x la libertà e con il sostegno attraverso tanti messaggi e condivisioni social di numerose personalità del mondo della cultura e dello spattacolo come, tra le altre, Paolo Fresu, Alessandro Bergonzoni, Edoardo Winspeare, Subsonica, Luca Barbarossa. Un messaggio è arrivato anche dallo staff di GEMMA, il master dell’Università di Bologna, che Patrick Zaki speriamo possa tornare presto a frequentare.
La giuria composta dalle giornaliste Annalisa Camilli, Francesca Mannocchi, Marta Serafini, Laura Cappon, dal giornalista Riccardo Luna, dalla designer canado-italiana, advisor di Poster for Tomorrow Ginette Caron, dall’architetto, designer e curatore indipendente Marco Rainò, dall’artista e attivista Gianluca Costantini, dalla graphic journalist italotunisina Takoua Ben Mohamed, dall’attivista Maryam Al Khawaja (Bahrein), dall’artista e attivista iraniano che vive e lavora in Francia Kianoush Ramezani e da un gruppo di designer e graphic designer formato da Marisa Gallen (Spagna), Cédric Gatillon (Francia), Mila Mars Melank (Bosnia ed Erzegovina), Francesco Poroli (Italia), Pavel Pisklakov (Russia), Teresa Sdralevich (Belgio), Agnieszka Ziemiszewska (Polonia).
L’Associazione Figurine Forever ha deciso di lanciare il nuovo progetto “Fumetto Forever Card #5” a sostegno della campagna di Amnesty International per la liberazione di Patrick Zaki. Sono state realizzate delle figurine con l’immagine di Patrick Zaki con la maglia del Bologna.
E’ stata fondamentale la disponibilità di Gianluca Costantini, fumettista tra i più quotati nel genere graphic journalism, che in tante occasioni ha sostenuto con il suo tempo e la sua matita le campagne per la liberazione di Patrick.
Perché la maglia del Bologna? Per sottolineare, ancora una volta, che Patrick è uno di noi, è cittadino della città felsinea. E poi Patrick è un appassionato di calcio.
La presentazione della figurina è avvenuta mercoledì 26 maggio alle 18,00 presso A SKEGGIA via Andrea Costa 169/b, sede dei FOREVER ULTRAS del Bologna. La curva del Bologna ha subito dimostrato sensibilità su questo tema esponendo lo striscione “FreePatrickZaki” prima di una partita.